martedì 19 settembre 2017

Katerina

    Esistono donne speciali, in cui abitano scintille di Divinità. Il numero di queste donne sulla terra è per ogni generazione 99. Una di queste donne è Katerina la russa, che pochi giorni fa ha compiuto 108 anni, dei 120 che vivrà. Ho sempre ammirato con venerazione mistica i lunghissimi capelli rossi della bellissima russa-tartara Katerina, ed i suoi occhi di azzurro ghiaccio, a forma di magnifiche mandorle. Essa è la mia amata, la mia maestra, la mia sciamana preferita. Ora vive in lontani villaggi panslavisti e veste la veste della settarismo nudista, pur conoscendo ogni genere di amore spirituale, da quello buddhista a quello sufi, a quello della vera Kabbalah, e anche l'oscuro sentiero della luminosa Magia Cerimoniale, e non per ultimo ma per ultimo solo per ordine di citazione la medianità. Katerina, quando il tuo nuovo paganesimo ti avrà stancata, allora vieni a Berlino con me. Lì edificheremo un tempio magico a te dedicato, la Ruota Della Fortuna cesserà di girare, perché sarà arrivata al Centro del Mondo. Tu diventerai la nuova Imperatrice e Papessa russa della Nuova ed Eterna Germania. Mi ricordo ancora come mi insegnasti di leggere i caratteri cinesi, era il 1932, ed eravamo due giovani alla ricerca del nostro Graal. Fu in Mongolia che passammo i mesi più felici della nostra esistenza. Tu avevi qualche lontana parentela con Stalin e ci fu permesso di risiedere a Mosca, dove io mi diedi alla pittura e tu alla composizione musicale.

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